Qual è la differenza tra un Tagliando e una Revisione Ministeriale?
I termini "tagliando" e "Revisione Ministeriale" ti suonano familiari ma non ne conosci né il significato né l'utilità? Nessun problema, è del tutto normale non saperlo se non si è esperti né tantomeno attratti dal mondo dei motori.
Tagliando e Revisione sono due interventi molto comuni e necessari al mantenimento dello stato funzionale del tuo veicolo. Non compierli periodicamente implica il serio rischio di compromissione del funzionamento del motore, il che si traduce con la sua rottura e la conseguente necessità di acquistare un veicolo nuovo.
Ti abbiamo spaventato abbastanza? Scherzi a parte, ti riportiamo di seguito le nozioni basilari che devi sapere riguardo al Tagliando e alla Revisione Ministeriale.
Cos'è e perché bisogna fare il tagliando alla macchina?
Il tagliando consiste in cambio olio, filtro olio e filtro dell’aria se di tipo A; cambio delle pastiglie e di altri eventuali elementi specifici, dell’olio dei freni oltre a una verifica dell’impianto elettrico se di tipo B.
Le scadenze citate nel libro di manutenzione devono essere assolutamente rispettate. Un tagliando tempestivo allunga la vita della tua auto.
Perché l’aver fatto pochi km non conta?
Il parametro dei km non è affidabile per stabilire la data del tagliando: per potere usufruire della garanzia e per la sicurezza del veicolo che deve essere soggetto a controllo periodico, è necessario eseguire questo intervento una volta all'anno o al superamento di un determinato chilometraggio nell'arco dell'anno (prontamente riportato sempre nel libretto di manutenzione).
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In cosa consiste la Revisione Ministeriale?
La Revisione Ministeriale invece è un check-up obbligatorio del veicolo imposto dal Codice della strada per la regolare circolazione della vettura.
Il Codice della Strada, infatti, prevede che i veicoli a motore ed i loro rimorchi debbano essere tenuti in condizioni di massima efficienza (articolo 79) e devono, quindi, essere sottoposti a revisione periodica che accerti il rispetto delle condizioni di sicurezza e il mantenimento del rumore e delle emanazioni inquinanti entro i limiti di legge (articolo 80).
Gli elementi che vengono controllati sono:
- dispositivi frenatura (freno a mano, di servizio)
- sterzo (cuscinetti, fissaggio, stato meccanico)
- visibilità (vetri, specchietti, lavavetri)
- impianto elettrico (proiettori, luci, indicatori)
- assi pneumatici sospensioni
- telaio (carrozzeria, porte, serrature, serbatoio)
- effetti nocivi (rumori, gas di scarico)
- identificazione veicolo (targa, telaio)
- altri equipaggiamenti (avvisatore acustico, cinture anteriori e posteriori ove sia presente predisposizione)
Per i veicoli con una massa complessiva non superiore ai 3.500 kg, per motoveicoli e ciclomotori bisogna seguire queste periodicità:
- 1° revisione obbligatoria dopo quattro anni dalla 1° immatricolazione entro il mese di rilascio della carta di circolazione
- successive revisioni ogni due anni entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione
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